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Cos’è l’eritritolo, il dolcificante di origine vegetale che divide la comunità scientifica

Eritritolo

Eritritolo: cos’è, come funziona e quali sono i benefici e i possibili rischi per la nostra salute.

Da anni è arrivato anche sulle nostre tavole, all’interno di molti prodotti dolciari, come sostituto dello zucchero. L’eritritolo è però solo in questi giorni balzato agli onori delle cronache. Secondo uno studio americano, questo dolcificante sarebbe infatti collegato a un aumento del rischio di infarto e ictus. Non essendo prodotto in grandi quantità dal corpo umano, ed essendo espulso principalmente attraverso l’urina, finisce infatti per accumularsi se consumato in grandi quantità. Secondo la Food and Drug Administration, però, rimane un ingrediente a basso rischio a lungo termine. Ma cos’è e come si produce?

Eritritolo: cos’è e quali sono le caratteristiche

L’eritritolo è un dolcificante che viene prodotto attraverso l’utilizzo di ingredienti di origine vegetale, come la frutta. Viene estratto industrialmente a partire da zuccheri vegetali sottoposti a processi di fermentazione batterica con determinati bioreattori. In Europa ha iniziato a diffondersi solo dopo l’approvazione della Commissione, arrivata nel 2006, e da quel momento è diventato un ingrediente importante per prodotti dolciari, sostituendo i dolcificanti sintetici e semisintetici.

Eritritolo
Eritritolo

A volte utilizzato “in purezza”, altre volte mescolato con altri dolcificanti, come il fruttosio, presenta caratteristiche nutrizionali che lo hanno fatto di recente preferire al classico zucchero. In particolare un apporto calorico limitato, l’indice glicemico pari a zero, un potere dolcificante che si aggira tra il 60% e l’80% rispetto al saccarosio ed è privo del retrogusto dei dolcificanti sintetici.

L’eritritolo fa male? I possibili vantaggi

Basta soffermarsi, anche senza eccessiva attenzione, sulle caratteristiche intrinseche di questo dolcificante vegetale per poterne capire i vantaggi, anche potenziali, rispetto alle alternative tradizionali. Tuttavia, gli studi che lo ricollegano a infarti e ictus hanno creato un allarmismo forse eccessivo in buona parte dell’opinione pubblica.

In effetti, come ogni prodotto, l’eritritolo ha sia vantaggi che svantaggi. I pro del suo utilizzo sono: un ridotto rischio di dolori addominali crampiformi; il suo potere antiossidante; un ridotto ruolo irritativo nei confronti della mucosa; assenza di retrogusto amaro. Per quanto riguarda gli svantaggi, più che quelli legati al possibile aumento di rischio di ictus, bisogna sottolineare quelli sul suo potere lassativo. Un utilizzo elevato di eritritolo potrebbe infatti comportare un incremento di episodi diarroici, o potrebbe comunque indurre ad andare al bagno più spesso rispetto alla propria routine giornaliera. Va comunque sottolineato che, per poter superare i livelli limite in una persona adulta, bisogna arrivare a quantità davvero elevate.

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ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2023 10:52

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